Una commissione peritale federale per valutare l’idoneità alla terapia degli internati a vita

Berna. Lunedì il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) ha avviato un’indagine conoscitiva in merito all’avamprogetto di ordinanza sulla commissione peritale federale incaricata di valutare l’idoneità alla terapia dei criminali internati a vita. La commissione esplicherà funzioni consultive, ma non avrà alcuna competenza decisionale.

La commissione peritale esaminerà in particolare se sono emerse nuove conoscenze scientifiche che permettono di curare una persona internata. L’esito di tale valutazione costituisce la base decisionale per le autorità cantonali che, d’ufficio o su richiesta, sono chiamate a esaminare se l’internato possa essere curato in modo da non costituire più un pericolo per la collettività. Soltanto in un secondo tempo l’autorità deciderà sulla revoca dell’internamento a vita, dopo aver appurato l’esito positivo della terapia.

La commissione peritale, composta da dieci specialisti del campo forense-psichiatrico e terapeutico, è una commissione extraparlamentare integrata nel DFGP sul piano amministrativo.

Le prime condanne all’internamento a vita, che inizia una volta scontata la pena detentiva, sono già state pronunciate. Poiché il riesame può essere chiesto già durante l’esecuzione della pena, è opportuno istituire senza indugio la commissione peritale.

L’indagine si concluderà il 31 gennaio 2013.

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Ultima modifica 29.10.2012

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