Nel complesso, il Codice di procedura civile (CPC), entrato in vigore il 1° gennaio 2011, ha dato buoni risultati. Solo in singoli punti vi è un margine di miglioramento, in particolare per quanto riguarda le spese giudiziarie, la possibilità di coordinare le procedure e la tutela giurisdizionale collettiva. L’ampia maggioranza dei partecipanti alla consultazione ha sostenuto esplicitamente le finalità e l’orientamento dell’avamprogetto elaborato dal Consiglio federale in adempimento della mozione 14.4008 "Adeguamento del Codice di procedura civile" volta a eliminare i punti deboli constatati.
Agevolare l’accesso alla giustizia
Il Consiglio federale mantiene le linee principali dell’avamprogetto, secondo il quale occorre dimezzare le anticipazioni delle spese processuali, che rappresentano oggi un ostacolo concreto all’accesso alla giustizia soprattutto per il ceto medio. In tal modo, in futuro anche le persone che non hanno diritto al gratuito patrocinio potranno far valere più facilmente le loro pretese in giustizia. Rispetto all’avamprogetto, il disegno prevede tuttavia delle eccezioni al dimezzamento tenendo così conto delle preoccupazioni espresse in sede di consultazione.
Il disegno modifica anche il disciplinamento della liquidazione delle spese giudiziarie. Queste ultime saranno sostanzialmente compensate con gli anticipi prestati dalla parte condannata a pagare le spese. Inoltre, l’eventuale scoperto sarà riscosso o l’eventuale eccedenza sarà restituita. In questo modo non saranno più le parti a sopportare il rischio legato all’incasso della parte vincente, ma lo Stato. La giustizia è un compito che spetta essenzialmente allo Stato. Con questi due adeguamenti, il Consiglio federale tiene conto del coro di critiche suscitato dal vigente diritto in materia di spese giudiziarie, senza interferire nella sovranità tariffale dei Cantoni.
Rafforzare la certezza del diritto
Il Consiglio federale intende inoltre semplificare il coordinamento delle procedure e rafforzare in modo mirato la consolidata procedura di conciliazione. La procedura del diritto di famiglia sarà sottoposta agli adeguamenti specifici proposti dall’avamprogetto e migliorata anche in altri punti. In questo modo il Consiglio federale tiene conto dei corrispondenti riscontri espressi in sede di consultazione. Saranno inoltre codificate importanti conclusioni della giurisprudenza del Tribunale federale.
Questi adeguamenti sono volti in particolare a migliorare la certezza e la chiarezza del diritto e a promuovere ulteriormente la facilità d’uso del CPC.
Trattamento separato della tutela giurisdizionale
Ad essere fortemente contestate in sede di consultazione sono state solo le proposte volte a rafforzare l’applicazione collettiva del diritto in caso di danni di massa o diffusi. Per non pregiudicare la parte ampiamente incontestata, il Consiglio federale ha quindi deciso di scorporare la questione della tutela giurisdizionale collettiva dal presente progetto e di trattarla separatamente. Il trattamento separato della mozione 13.3931 "Promozione e ampliamento degli strumenti di applicazione collettiva del diritto" permette di tenere in considerazione gli ulteriori sviluppi nonché i lavori e i dibattiti parlamentari.
Ultima modifica 26.02.2020
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