Nell’estate 2001, il Gruppo di lavoro "Criminalità degli stranieri" (AGAK), unitamente ad esperti della Confederazione e dei Cantoni, ha pubblicato il proprio rapporto finale. Il Gruppo di lavoro era stato istituito in seguito a dati statistici che evidenziavano una proporzione al di sopra della media di atti criminali perpetrati da determinati gruppi di stranieri. Il rapporto finale dell’AGAK proponeva una serie di provvedimenti volti ad accrescere la sicurezza. Tra questi figuravano il promovimento dell’integrazione, maggiori controlli, la cooperazione su scala nazionale e internazionale e una politica d’informazione globale.
Nel corso del 2002, il Gruppo di lavoro AGAK II ha emanato un elenco di priorità comprendente tra l’altro il sistema automatizzato d’identificazione delle impronte digitali AFIS come pure provvedimenti mirati nel contesto della formazione e del perfezionamento delle persone straniere. Il nuovo Gruppo di controllo è chiamato a concretizzare tali priorità, applicandole a livello federale, cantonale e comunale. I primi risultati saranno presentati nel corso dell’ottobre prossimo, in occasione dell’assemblea autunnale della CCDGP.
Co-presidenza Confederazione/Cantoni
Il Gruppo di controllo sarà diretto da un tandem presidenziale costituito dal Consigliere di Stato basilese Hans Martin Tschudi e dal direttore dell’Ufficio federale dell’immigrazione, dell’integrazione e dell’emigrazione (IMES), Eduard Gnesa. Gli altri membri sono: Rodolfo Contin (Corpo guardie di confine), Gerda Hauck (delegata per l’integrazione della Città di Berna), Thomas Hug (procuratore generale, Basilea), Robert Steiner (capo servizio sicurezza della polizia cantonale vallesana), Bruno Zanga (direttore dell’"Ausländeramt und Passbüro" del Canton San Gallo), Regina Bühlmann (Conferenza svizzera dei direttori cantonali della pubblica educazione), Heinz Sutter (Ufficio federale di giustizia), Roland Burkhard (Ufficio federale di polizia), Michel Pedrett (Ufficio federale dei rifugiati).
Ultima modifica 14.07.2003