Sesta tornata negoziale sull’estensione dell’Accordo di libera circolazione con l’UE agli Stati aderenti

(Comunicato IMES)
Berna. Oggi si è tenuta a Berna la sesta tornata negoziale sull’estensione dell’Accordo di libera circolazione ai dieci nuovi Stati membri dell’UE1. Le delegazioni della Svizzera e dell’Unione europea hanno discusso per la prima volta di un regime transitorio separato per i dieci Paesi aderenti.

Ambo le parti hanno convenuto che, durante un periodo transitorio ancora da negoziarsi, sarà possibile operare una distinzione (trattamento differenziato) tra gli attuali Stati membri dell’UE e i dieci Stati aderenti. Di conseguenza, per un determinato periodo a decorrere dall’entrata in vigore del protocollo aggiuntivo, la Svizzera potrà mantenere le limitazioni concernenti il mercato del lavoro (priorità degli indigeni, controllo dei salari, aumento progressivo dei contingenti) nei confronti dei cittadini dei dieci Stati aderenti. La libera circolazione delle persone con i nuovi Stati membri dell’UE sarà pertanto introdotta gradualmente.

L’entrata in vigore del protocollo aggiuntivo all’Accordo di libera circolazione delle persone non potrà avvenire prima della metà del 2005 (dopo la ratifica da parte del Parlamento e l’approvazione popolare in caso di referendum). Il Consiglio federale considera l’estensione degli Accordi bilaterali con l’UE ai dieci nuovi Stati membri come una svolta importante e un’opportunità per la Svizzera. Grazie all’estensione dell’accordo di libera circolazione si aprono per la Svizzera nuove prospettive interessanti di reclutamento della manodopera qualificata ed ausiliaria.

La delegazione svizzera è presieduta da Dieter Grossen, direttore supplente dell’IMES, mentre la delegazione dell’UE è guidata da Matthias Brinkmann, membro della Direzione generale delle Relazioni esterne della Commissione europea.

Ultima modifica 04.02.2004

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