Nuove vie per una politica integrativa di successo

Berna. La Conferenza tripartita sugli agglomerati (CTA) invita alla seconda conferenza nazionale sull'integrazione che si terrà il 12 maggio 2011 a Soletta. Circa 250 rappresentanti del mondo politico ed economico e della società civile si riuniranno per discutere con spirito critico i principi fondamentali della politica integrativa elaborati di concerto da Confederazione, Cantoni, città e Comuni.

Una politica integrativa coronata da successo è pegno di riuscita per il futuro della piazza economica svizzera e per la coesione della società elvetica. Presentando il programma della conferenza, il presidente della CTA Guy Morin afferma: "Più che in qualsiasi altro ambito, una buona politica in materia d'integrazione è portatrice di enormi compensi quanto una politica mal pensata è portatrice di gravi inconvenienti". La CTA ha pertanto deciso di invitare gli attori centrali della promozione dell'integrazione a un "vertice sull'integrazione". Sarà l'occasione di fare il punto della situazione integrativa in Svizzera, individuando i problemi più impellenti e cercando il modo migliore di fronteggiarli.

La conferenza sarà incentrata sulle raccomandazioni dalla CTA per una politica integrativa del futuro. La CTA invita Confederazione, Cantoni, città e Comuni a basare la loro politica integrativa su principi comuni. In occasione della conferenza stampa relativa alla manifestazione, la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha fatto sapere che la Confederazione fa tesoro di queste raccomandazioni. Sommaruga intende sottoporre al Consiglio federale, ancora durante l'anno in corso, pertinenti proposte di revisione del diritto in materia di stranieri.

Secondo Pascal Broulis, presidente della Conferenza dei Governi cantonali, occorre ora una strategia su scala nazionale in cui Confederazione e Cantoni convengano i punti essenziali della promozione dell'integrazione e mettano a disposizione i mezzi necessari per realizzarla. La conferenza sull'integrazione di Soletta mostrerà se la via imboccata è quella giusta. Il consigliere agli Stati e presidente dell'Associazione dei Comuni svizzeri Hannes Germann sottolinea che in ogni caso la Confederazione deve lasciare ampio spazio ai Cantoni e ai Comuni in modo che possano predisporre misure integrative consone alle varie esigenze e alle circostanze locali.

In ultima analisi, infatti, il buon esito dell'integrazione si decide in loco. I Comuni sono i primi a riconoscere le sfide dell'integrazione. Corine Mauch, membro del comitato direttivo dell'Unione delle città svizzere e sindaco di Zurigo, ricorda il lavoro pioneristico svolto dalle città in materia di promozione dell'integrazione. Questo lavoro ha dato buone prove e ha consentito di raccogliere utili esperienze di cui ora tutti possono beneficiare. Nelle città di oggi la società è caratterizzata dalla molteplicità delle sue componenti, realtà cui tutti si sono ormai abituati. L'Unione delle città svizzere pertanto è favorevole a una discussione tripartita sul futuro della politica integrativa come quella proposta in occasione della conferenza della CTA.

La conferenza integrativa suscita grande interesse: tutti i Cantoni invieranno folte delegazioni che in molti casi avranno alla loro testa il membro del Governo competente per le questioni integrative e tra i cui membri figurano anche diversi sindaci. La Confederazione è rappresentata, oltre che dalla responsabile del DFGP, anche da diversi responsabili di uffici federali e commissioni. Infine si sono iscritti anche i comitati direttivi di diversi attori non statali (organizzazioni di migranti, economia, formazione, scienze, chiese, ONG) e dei maggiori partiti.

Ultima modifica 10.05.2011

Inizio pagina

Contatto

Informazione e comunicazione SEM
Quellenweg 6
CH-3003 Berna

Stampare contatto

https://www.sem.admin.ch/content/sem/it/home/aktuell/news/2011/2011-05-10.html