Lo Sri Lanka rivela i motivi dell’arresto di due ex richiedenti l’asilo

Berna. Stando ai primi accertamenti, le autorità srilankesi accusano i due richiedenti l’asilo respinti dalla Svizzera e arrestati sin dal loro arrivo nello Sri Lanka di aver militato nei ranghi delle LTTE (Liberation Tigers of Tamil Eelam). Le autorità srilankesi autorizzano, in linea di principio, rappresentanti della Svizzera a visitare i due prigionieri.

Alcune settimane fa, due cittadini srilankesi cui la Svizzera aveva negato l’asilo sono stati arrestati all’aeroporto di Colombo subito dopo il rimpatrio. L’Ufficio federale della migrazione (UFM) aveva respinto le loro domande d’asilo nel 2011. In entrambi i casi, il Tribunale amministrativo federale aveva dichiarato l’esecuzione dell’allontanamento, ordinata dall’UFM, ammissibile e ragionevolmente esigibile. I due uomini si trovano tuttora in carcere. La Svizzera ha regolari contatti con i familiari e con le autorità srilankesi. Stando a queste ultime, i due sono accusati di attività a favore delle LTTE (Liberation Tigers of Tamil Eelam).

In applicazione analogica di una convenzione bilaterale del 1994 relativa ai rispettivi cittadini rimpatriati, le autorità srilankesi hanno autorizzato di recente le autorità elvetiche, in linea di principio, a visitare i due prigionieri, in primis per sincerarsi del loro stato di salute.

Controllo di qualità esterno

Per stabilire con la debita cura se un richiedente l’asilo sia esposto a seri pregiudizi in patria, le autorità svizzere sono tributarie delle informazioni fornite dall’interessato, il quale è tenuto a rivelare tutti i fatti rilevanti. È possibile che nelle procedure d’asilo dei due interessati vi siano state lacune. Per stabilirlo, le due procedure saranno sottoposte a una valutazione esterna: l’UFM ha incaricato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR) di sottoporre a un controllo di qualità i casi dei due uomini arrestati. In seguito l’ACNUR analizzerà i dossier dei richiedenti l’asilo srilankesi oggetto di una decisione negativa passata in giudicato e che pertanto sarebbero dovuti essere allontanati verso lo Sri Lanka.

Il 26 agosto 2013, l’UFM ha deciso di sospendere temporaneamente i rimpatri verso lo Sri Lanka. Per ora la Svizzera è l’unico Stato europeo ad avere adottato questo provvedimento. L’UFM rinuncia pertanto anche a statuire in merito alle domande d’asilo provenienti dallo Sri Lanka che potrebbero sfociare in una decisione negativa. Continuano invece a essere normalmente erogate le decisioni positive e le ammissioni provvisorie. I provvedimenti suindicati saranno valevoli fintantoché non si avranno maggiori informazioni sui motivi dell’arresto e sulla situazione vigente nello Sri Lanka.

Ultima modifica 03.10.2013

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