Svizzera-Nigeria: un partenariato migratorio che in tre anni ha saputo evolversi

Berna. A oltre tre anni dalla firma del partenariato migratorio tra la Svizzera e la Nigeria, le delegazioni dei due Paesi si sono riunite oggi ad Abuja per il quinto incontro della commissione tecnica del partenariato migratorio. Al centro dei dibattiti vi era il programma regionale migrazione e sviluppo in Africa orientale, lanciato di recente dalla Svizzera e di cui la Nigeria è uno dei principali beneficiari. L’incontro ha altresì consentito di monitorare sia il piano d’azione congiunto messo in campo nel giugno 2013 per combattere la migrazione irregolare sia la cooperazione di polizia come anche di valutare i progressi realizzati in diversi progetti.

Il programma regionale migrazione e sviluppo in Africa orientale è stato avviato nell’agosto 2013 dalla Direzione dello sviluppo e della cooperazione. S’iscrive nella logica del partenariato migratorio teso a considerare la migrazione nel suo insieme e a tenere conto degli interessi della Svizzera, dello Stato partner e dei migranti. Dotato di un budget globale di 7.5 milioni di franchi per il periodo da ottobre 2013 a fine 2016, il programma è segnatamente finalizzato a rafforzare il dialogo regionale in materia di migrazione in seno alla Comunità economica degli Stati dell’Africa orientale e a supportare l’attuazione di politiche migratorie coerenti in Nigeria, nel Benin e nel Burkina Faso. Il programma sostiene altresì la Rete Africa orientale per la protezione dei bambini in movimento, coordinata dal Servizio Sociale Internazionale.

Il quinto incontro della commissione tecnica del partenariato migratorio Svizzera-Nigeria ha inoltre consentito di fare il punto sull’avanzamento dell’attuazione del piano d’azione relativo ai settori dell’asilo e del ritorno, adottato dalla Svizzera e dalla Nigeria nel giugno 2013. Tra i suoi obiettivi vi è quello di contribuire a trovare possibilità di ridurre la migrazione irregolare verso la Svizzera. Lo scorso anno, il numero di domande d’asilo presentate in Svizzera da cittadini nigeriani è diminuito nettamente. Dal 2013, le domande d’asilo dei cittadini nigeriani sono trattate nell’ambito di una procedura velocizzata (fast track). Le due delegazioni hanno convenuto d’intensificare la cooperazione nel settore dell’identificazione dei presunti cittadini nigeriani e nel settore del ritorno.

Programma di scambio di personale

Nell’ambito della cooperazione di polizia, due agenti di polizia cantonali svizzeri sono stati distaccati per due settimane presso l’agenzia nigeriana di lotta antidroga a Lagos. Nel 2014 sono previsti altri progetti di scambio di personale per intensificare la cooperazione di polizia.

È parimenti in atto un nuovo progetto teso a coinvolgere in programmi di sviluppo svolti in Nigeria esponenti della diaspora nigeriana residenti in Europa. Due volontari si trovano attualmente a Lagos per contribuire alla formazione professionale dei giovani nigeriani.

Collaborazione multilaterale

La Svizzera e la Nigeria collaborano inoltre in seno a istituzioni multilaterali riguardanti la migrazione. In occasione del secondo dialogo ad alto livello su migrazione internazionale e sviluppo, tenutosi nell’ottobre 2013 a New York, la consigliera federale Simonetta Sommaruga e il ministro dell’interno nigeriano Patrick Abba Moro hanno presieduto congiuntamente una tavola rotonda ufficiale sul tema coerenza e partenariati nel settore della migrazione internazionale, il cui scopo era di illustrare l’istituto del partenariato migratorio sulla base di un esempio concreto di attuazione dinanzi alla comunità degli Stati, a numerose organizzazioni internazionali e ad attori della società civile.

La delegazione svizzera a Abuja era condotta dal direttore dell’UFM Mario Gattiker e dal capo della Divisione Sicurezza Umana del DFAE, ambasciatore Claude Wild. Alla testa della delegazione nigeriana vi era l’ambasciatore Abdulaziz Dankano, sottosegretario degli affari economici e consolari, Ministero degli affari esteri. Il prossimo incontro della commissione tecnica si svolgerà a Berna.

Nel 2013 la Nigeria è stata il terzo Paese di provenienza dei richiedenti l’asilo

Con 1764 domande d’asilo, nel 2013 la Nigeria è stata il terzo Paese di provenienza dei richiedenti l’asilo in Svizzera. In quell’anno il numero di domande d’asilo di cittadini nigeriani è diminuito del 35,8 per cento rispetto all’anno precedente. Nel 2013, 544 Nigeriani hanno lasciato la Svizzera per via aerea sotto la sorveglianza delle autorità per tornare nel loro Paese d’origine, ossia 103 in più rispetto alle 441 partenze registrate nel 2012.

Ultima modifica 01.04.2014

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