Consiglio Giustizia e affari interni UE: la consigliera federale Sommaruga si adopera per un sistema Dublino resiliente

Berna. Giovedì la consigliera federale Simonetta Sommaruga, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), si è recata a Lussemburgo per l’incontro del Consiglio Giustizia e affari interni (Consiglio GAI). Al centro dei dibattiti le misure per risolvere la crisi migratoria. A margine dell’incontro, la consigliera federale Sommaruga ha incontrato il ministro tedesco degli affari interni Thomas de Maizière per discutere le sfide sollevate dalla migrazione irregolare.

Il Consiglio GAI ha dibattuto tra l’altro la persistente emergenza migratoria nel Mediterraneo e l’attuazione del programma di ricollocazione per richiedenti l’asilo. Già nel 2015 la Svizzera si era detta disposta a partecipare al programma, offrendo 1500 posti per richiedenti in arrivo dalla Grecia e dall’Italia. La consigliera federale Sommaruga ha di nuovo ribadito l’importanza del sostegno solidale tra gli Stati Schengen.

Potenziare la resilienza del sistema Dublino

Tale sostegno presuppone tuttavia che gli Stati si assumano le proprie responsabilità adempiendo ai propri obblighi. Ecco perché la Svizzera sostiene gli sforzi dell’UE tesi a rendere più resiliente lo spazio Schengen/Dublino, ad esempio distribuendo in maniera più equa gli oneri legati all’accoglienza dei profughi.

Ai ministri è inoltre stato fatto il punto sullo stato di attuazione dell’Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera, operativa dalla settimana scorsa.

Svizzera e Germania intensificano la cooperazione – anche con l’Italia

A margine del Consiglio GAI, la consigliera federale Sommaruga ha inoltre avuto un colloquio bilaterale con il ministro tedesco degli affari interni Thomas de Maizière. Entrambi hanno preso atto di un piano d’azione nel quale la Svizzera e la Germania convengono di intensificare ulteriormente la buona cooperazione operativa in materia di migrazione irregolare. Inoltre entrambi i Paesi intendono adoperarsi in favore di una riforma fondamentale del sistema Dublino che consenta di meglio gestire il settore dell’asilo e si fondi sulla solidarietà tra gli Stati Dublino. La Svizzera e la Germania sono favorevoli ad accelerare l’attuazione delle decisioni di ricollocazione su scala europea.

Tutte le misure inserite nel piano d’azione mirano a ridurre le cause della cosiddetta migrazione secondaria, impedendo ai profughi di continuare il viaggio e indicando loro delle alternative. Le misure comprendono tra le altre cose una cooperazione migratoria ancora più stretta con l’Italia: un netto aumento del numero di specialisti svizzeri e tedeschi nei centri di identificazione e smistamento in Italia consentirà di incrementare il sostegno alla registrazione. Verranno inoltre intensificati i pattugliamenti congiunti del nostro Corpo delle guardie di confine con la polizia di frontiera tedesca.

In vista dell’attuazione del piano d’azione è previsto un incontro dei Segretari di Stato competenti dei due Paesi. L’incontro si terrà prossimamente in Svizzera e vi parteciperà anche l’Italia.

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Ultima modifica 13.10.2016

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