La SEM commissiona un’indagine sulle accuse di violenza

Berna-Wabern, 05.05.2021 - Diversi media accusano singoli centri federali per richiedenti l’asilo di un uso eccessivo della forza. Il segretario di Stato Mario Gattiker ha incaricato l’ex giudice federale Niklaus Oberholzer di indagare queste accuse. Al termine delle indagini il pubblico verrà informato sui risultati. Saranno inoltre esaminati i processi interni nel settore della sicurezza. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) applica già alcune misure di prevenzione della violenza nei propri centri federali per richiedenti l’asilo.

I media accusano singoli centri federali per richiedenti l'asilo (CFA) di aver applicato misure coercitive sproporzionate nei confronti di singoli richiedenti l'asilo, di aver impiegato i locali adibiti alla riflessione in maniera non conforme alle prescrizioni e di non aver steso in maniera corretta i verbali d'impiego riguardanti l'applicazione di misure coercitive da parte dei fornitori di prestazioni di sicurezza. Alcuni di questi incidenti sono stati denunciati alle autorità e sono tuttora oggetto di un'inchiesta penale. Per andare a fondo di queste accuse, il direttore della SEM, il Segretario di Stato Mario Gattiker, ha avviato un'indagine esterna condotta dall'ex giudice federale Niklaus Oberholzer. Egli è incaricato di fare luce sulle accuse e di stendere un pertinente rapporto. Al termine delle indagini il pubblico verrà informato sui risultati.

Parallelamente è in atto un audit interno per verificare i processi interni e la loro attuazione nel settore della sicurezza. I risultati e le eventuali proposte migliorative saranno parimenti consegnati in un rapporto. Oltre alle strutture interne, saranno esaminati anche il reclutamento di addetti alla sicurezza, la loro formazione e formazione continua nonché il loro impiego nei CFA.

Al vaglio un ufficio di ricorso esterno

La SEM si prodiga affinché i richiedenti l'asilo siano trattati con rispetto. Occorre fare tutto il possibile per evitare l'insorgere di conflitti violenti tra richiedenti l'asilo come anche tra richiedenti l'asilo e membri del personale dei CFA. La SEM ha già elaborato un piano di prevenzione della violenza nell'intento di migliorare ulteriormente la situazione su questo fronte. Grazie a una serie di misure si propone di ridurre ulteriormente i fattori a rischio a livello individuale, sociale e istituzionale. Alcune misure vengono già attuate. Da alcuni mesi, per esempio, nei CFA è stata rafforzata la presenza di personale assistenziale, il cui compito è quello di riconoscere precocemente potenziali situazioni di conflitto e di intervenire a titolo preventivo. I primi riscontri sono positivi e i casi di escalation e gli interventi della polizia sono diminuiti. Inoltre, gli addetti alla sicurezza sono istruiti a coinvolgere sistematicamente il personale assistenziale in situazioni di conflitto, al fine di disinnescarle. Sono tuttora in atto altri progetti pilota, come l'impiego di assistenti religiosi musulmani nei CFA della Svizzera romanda o una regolare ora di consultazione sulle dipendenze.

Inoltre, con il coinvolgimento di specialisti esterni, la SEM sta vagliando l'eventualità di istituire un ufficio di ricorso esterno per i richiedenti l'asilo. Questo offrirebbe loro la possibilità di segnalare a strutture indipendenti dalla SEM gli eventuali comportamenti scorretti. Naturalmente i richiedenti l'asilo hanno anche la possibilità di sporgere denuncia penale contro la SEM in qualsiasi momento.


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Segreteria di Stato della migrazione
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Ultima modifica 10.06.2024

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