Proseguono i programmi d’integrazione cantonali

La Confederazione e i Cantoni proseguono anche dal 1° gennaio 2018 i programmi d’integrazione cantonali (2018-2021). La Confederazione ha concluso pertinenti accordi con tutti i Cantoni. Il bilancio dei programmi cantonali d’integrazione, istituiti nel 2014, è positivo. Sussistono sfide per quanto riguarda l’integrazione delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati.

La maggioranza della popolazione straniera in Svizzera è bene integrata. L’alta qualità della formazione in Svizzera e il mercato del lavoro elvetico vi contribuiscono grandemente. Ciò nonostante, non tutti gli stranieri riescono a impiegare pienamente i loro potenziali. Alcuni devono dapprima perfezionare le loro conoscenze linguistiche, altri mancano delle informazioni o conoscenze tecniche necessarie. Questi fattori rischiano di ostacolare la formazione o la ricerca di un impiego.

Ampio ventaglio di misure

È qui che intervengono i programmi d’integrazione cantonali (PIC), sostenuti congiuntamente dalla Confederazione e dai Cantoni. Conformemente al principio del promuovere ed esigere ci si propone di offrire agli stranieri le migliori opportunità possibili di partecipare alla vita economica e sociale. L’integrazione sul posto - nei Comuni, nella scuola, sul lavoro o nel quartiere - è la più efficace.

Dal 2014 ogni Cantone dispone pertanto di un programma d’integrazione cantonale che raggruppa l’insieme delle misure della promozione specifica dell’integrazione. Questi programmi d’integrazione cantonali abbracciano un ampio ventaglio di misure. Gli elementi centrali sono la prima informazione dopo l’entrata in Svizzera, l’integrazione professionale e linguistica, la tutela dalla discriminazione e la promozione precoce. Tutti i Cantoni propongono offerte per l’infanzia volte a promuovere l’apprendimento linguistico e la salute.

Focus sull’integrazione dei rifugiati e delle persone ammesse provvisoriamente

È posto un particolare accento sull’integrazione delle persone del settore dell’asilo e dei giovani adulti giunti in Svizzera nel quadro del ricongiungimento familiare. È previsto di potenziare i corsi di lingua e di ricorrere maggiormente ai JobCoach. Questi consulenti agevolano l’accesso alla vita professionale, per esempio offrendo un sostegno nella ricerca di un impiego o veicolando valori e norme del mondo del lavoro svizzero.

Migliorare la qualità e l’efficacia

Offerte di buona qualità sono il presupposto per un’integrazione efficace. Per garantire un impiego efficace dei crediti, nei prossimi anni la Confederazione e i Cantoni svilupperanno ulteriormente i progetti e li valuteranno in continuo.

Finanziamento congiunto da parte della Confederazione e dei Cantoni

I programmi d’integrazione cantonali sono finanziati congiuntamente dalla Confederazione, dai Cantoni e dai Comuni. Per la promozione dell’integrazione linguistica e professionale delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati riconosciuti i Cantoni ricevono dalla Confederazione una speciale somma forfettaria a favore dell’integrazione. Le altre offerte integrative sono finanziate congiuntamente. I Cantoni e i Comuni vi contribuiscono almeno in ragione della metà.

Per il 2018 la Confederazione e i Cantoni hanno preventivato circa 146,8 milioni di franchi per l’attuazione dei PIC. 83,6 milioni provengono dalla somma forfettaria a favore dell’integrazione e sono impiegati in maniera mirata per promuovere l’integrazione delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati riconosciuti.

Contestualmente all’Agenda Integrazione Svizzera, la Confederazione e i Cantoni stanno vagliando eventuali, ulteriori miglioramenti dell’integrazione delle persone ammesse provvisoriamente e dei rifugiati riconosciuti.

Documentazione

Maggiori informazioni sono reperibili all’indirizzo

Ultima modifica 19.01.2018

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