Riassetto dell’asilo: giunge in porto la pianificazione per la Svizzera romanda

Il Comune di Vallorbe accoglierà il quarto centro federale per richiedenti l’asilo (CFA) della Svizzera romanda a partire dall’entrata in vigore delle nuove procedure d’asilo il 1° marzo 2019. Il Canton Vaud, il Comune di Vallorbe e la Confederazione annunciano oggi la sigla di una convenzione che consentirà l’utilizzo del centro di registrazione e procedura (CRP) odierno quale CFA senza procedure. In particolare grazie all’esperienza di taluni collaboratori, il centro accoglierà inoltre gran parte dei rifugiati accolti in Svizzera nel quadro del "programma di reinsediamento".

Sono ormai note le ubicazioni di tutti i futuri centri federali della regione procedurale della Svizzera romanda. Dall’entrata in vigore del riassetto del settore dell’asilo, nel 2019, il centro di registrazione e procedura (CRP) di Vallorbe diverrà il terzo centro federale per richiedenti l’asilo (CFA) senza procedure della Svizzera romanda. Vallorbe va così a completare la regione procedurale romanda, che comprende anche un CFA con procedure a Boudry (NE) e altri due CFA senza procedure a Giffers/Chevrilles (FR) e Grand-Saconnex (GE).

È stato possibile trovare questa soluzione sul lungo periodo grazie a regolari scambi tra la Confederazione, il Canton Vaud e il Comune di Vallorbe. I partner si sono concertati in merito a una convenzione che definisce le modalità di gestione e di occupazione del futuro CFA, come usuale per tutti i CFA della Svizzera. Il CFP di Vallorbe risponde già ai requisiti per un CFA. Pertanto potrà essere operativo senza lavori di trasformazione. Conserverà la medesima capacità ricettiva, ossia 250 posti letto. Gli impieghi per il personale incaricato dell’assistenza e della sicurezza saranno mantenuti.

Ruolo preponderante di Vallorbe per il reinsediamento di rifugiati

Viste le dimensioni della regione procedurale romanda e il suo collegamento all’aeroporto internazionale di Ginevra è stato deciso di continuare ad assicurare una parte del programma di «reinsediamento» dei rifugiati direttamente presso il CFA di Vallorbe. Il programma è rivolto a persone particolarmente vulnerabili che si trovano in Siria o nei Paesi vicini e cui l’ACNUR ha riconosciuto lo statuto di rifugiato.

I partner hanno parimenti acclarato la proporzione di casi che sarà accolta presso il CFA di Vallorbe. A prescindere dal soggiorno connesso alla prima accoglienza, presso il CFA di Vallorbe risiederanno anche altre persone, di cui un numero importante sarà in attesa di una decisione definitiva. Le parti hanno convenuto una base pianificatoria pari al 40-60 per cento della capacità del CFA destinata alla fase di attesa. In virtù della convenzione, in una situazione normale, senza afflusso e in funzione degli arrivi dei rifugiati interessati dal programma di reinsediamento, la percentuale delle persone alloggiate a Vallorbe che non hanno ancora ottenuto una decisione di rifiuto definitiva potrà rappresentare fino al 90 per cento dei residenti.

La Confederazione gestisce il CRP di Vallorbe da ormai quasi 18 anni. Il personale del CRP vanta una solida esperienza in materia di accoglienza dei rifugiati riconosciuti ammessi nel quadro del programma di "reinsediamento". Con l’attuazione del nuovo sistema, il CFA di Vallorbe, pur svolgendo le medesime funzioni degli altri CFA senza procedure, avrà un ruolo preponderante contestualmente all’accoglienza iniziale dei rifugiati reinsediati. Questi rifugiati saranno successivamente attribuiti ai Cantoni come vuole la prassi usuale.

Attuazione della nuova legge sull’asilo

La riveduta legge sull’asilo, accolta da una larga maggioranza dei votanti nel giugno 2016, velocizza in modo sensibile le procedure d’asilo. I nuovi CFA, che riuniranno sotto un unico tetto tutti gli attori coinvolti nelle procedure, sono un elemento cruciale di questa velocizzazione.

Dal 3 aprile scorso presso i CFA di Boudry e Giffers/Chevrilles è in atto una fase pilota che si protrarrà fino all’entrata in funzione del nuovo sistema. Lo scopo di questa fase pilota è, nello specifico, quello di offrire agli attori comunali, cantonali e federali l’opportunità di sviluppare la loro collaborazione locale in vista dell’entrata in vigore delle procedure velocizzate il 1° marzo 2019.

La regione procedurale romanda sarà dotata di 1280 posti letto ripartiti nei Cantoni di Neuchâtel (Boudry), Friburgo (Giffers/Chevrilles), Ginevra (Grand-Saconnex) e Vaud (Vallorbe).

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Ultima modifica 28.06.2018

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