Sviluppo della politica d’integrazione

La Conferenza tripartita sugli agglomerati (CTA) – piattaforma politica della Confederazione, dei Cantoni nonché delle Città e dei Comuni – ha licenziato ieri le raccomandazioni per lo sviluppo della politica d’integrazione svizzera. Tra le proposte figura ad esempio l’introduzione generalizzata di un momento di incontro – benvenuto e prime informazioni – destinato agli stranieri nuovamente arrivati. La CTA propone inoltre di rafforzare le basi legali dell’integrazione. Restano al vaglio l’attuazione concreta e il finanziamento delle proposte. Il controllo e il coordinamento della promozione dell’integrazione saranno garantiti, nel contesto comune della CTA, dalla Confederazione, dai Cantoni, dalle Città e dai Comuni.

Alla sua seduta del 29 giugno 2009, la CTA ha licenziato il rapporto "Sviluppo della politica d’integrazione svizzera", elaborato da una direzione di progetto composta dalla Conferenza dei Governi cantonali, dall’Ufficio federale della migrazione e dall’Iniziativa delle città: politica sociale, e accompagnata da un gruppo di esperti. In primavera si sono tenuti quattro incontri (hearings) regionali tesi a garantire un ampio appoggio politico del progetto. Agli incontri hanno partecipato oltre 400 persone.

Obiettivo: rafforzare la coesione sociale

Il rapporto della CTA comprende nove raccomandazioni per lo sviluppo della politica svizzera d’integrazione. Propone quale obiettivo dell’integrazione il "rafforzamento della coesione sociale sulla base dei valori costituzionali". In tale contesto, la Confederazione, i Cantoni nonché le Città e i Comuni devono fondare la loro politica d’integrazione su quattro principi fondamentali di ugual valore: realizzare le pari opportunità, sfruttare i potenziali, considerare la molteplicità, esigere la responsabilità. L’idea è di promuovere l’integrazione entro le strutture esistenti – scuola, lavoro, ambito sanitario ecc. È data la priorità alla formazione, al lavoro e all’integrazione sociale.

Benvenuto e prima informazione agli stranieri nuovamente arrivati

Per l’accoglienza degli stranieri nuovamente arrivati, la CTA raccomanda l’introduzione di un incontro vincolante in occasione del quale sia dato il benvenuto ai migranti e siano fornite loro prime informazioni utili. Il colloquio personale verte sul potenziale individuale e sui bisogni degli interessati. Nel contempo i nuovi arrivati ottengono informazioni sulla realtà e sulle prestazioni d’aiuto della Svizzera. In tale occasione vengono comunicate loro anche le attese della Svizzera per quanto concerne il loro contributo personale all’integrazione. Il colloquio consente di individuare tempestivamente e abbordare in modo giusto i casi che rischiano di presentare difficoltà d’integrazione. Le persone interessate hanno rapidamente accesso alle offerte di consulenza e il Cantone ha la possibilità di concludere con esse un accordo di integrazione. In tal modo è possibile evitare le conseguenze negative di un’integrazione lacunosa e i relativi costi.

Al vaglio la portata degli oneri supplementari

Il rapporto della CTA prevede inoltre una promozione mirata nei settori della lingua e della formazione, misure per la mediazione e l’interpretariato interculturali nonché un potenziamento della consulenza e dell’accompagnamento professionali da parte dei servizi specializzati e dei centri di competenza per l’integrazione. Una prima stima prevede un onere supplementare di 130 milioni di franchi per l’attuazione di queste misure. L’organizzazione e il finanziamento delle misure saranno vagliati approfonditamente al momento dell’attuazione.

Potenziamento delle basi legali dell’integrazione

Il rapporto della CTA raccomanda ai tre livelli statali – Confederazione, Cantoni e Comuni – di esaminare le rispettive basi legali. In particolare, propone di inserire articoli relativi all’integrazione nelle leggi esistenti – leggi sulla scuola, sulle assicurazioni sociali ecc. La CTA raccomanda inoltre di esaminare l’eventualità di adottare misure legislative nel settore della protezione dalla discriminazione. È pertanto proposto l’esame di leggi quadro per la promozione della coesione sociale ai sensi dell’articolo 2 della Costituzione federale. La CTA non vede invece nessun bisogno d’intervento a livello legislativo nel settore del diritto degli stranieri. In tale contesto, la promozione dell’integrazione sarà migliorata in maniera mirata grazie all’attuazione delle misure già avviate e di quelle nuovamente proposte.

Base per una politica d’integrazione comune

Il rapporto e le raccomandazioni della CTA possono fungere da base per la politica integrativa. Gli esecutivi della Confederazione, dei Cantoni, delle Città e dei Comuni potranno inoltre basarsi sulle proposte della CTA per rispondere agli interventi parlamentari sull’integrazione presentati a livello federale, cantonale e comunale. Il controllo e il coordinamento della promozione dell’integrazione dovranno essere garantiti mediante il dialogo istituzionalizzato nel quadro della CTA.

Il rapporto nonché una documentazione complementare relativa a settori con una rilevanza centrale per l’integrazione possono essere consultati (in francese e tedesco) sotto:
www.tak-cta.ch

Documentazione

Ultima modifica 30.06.2009

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