Introdotta con successo la nuova banca dati centralizzata sui visti

Berna. Oggi, la Svizzera ha introdotto con successo la nuova banca dati centralizzata sui visti, denominata sistema d'informazione visti (VIS). Contemporaneamente alla sua introduzione, il VIS svizzero è stato allacciato alla nuova banca dati europea per i visti. Il VIS è una componente essenziale della politica comune degli Stati Schengen in materia di visti. Agevola la procedura di rilascio del visto e accresce la sicurezza.

Oltre ai dati del modulo di richiesta del visto, la banca dati contiene anche le impronte delle dieci dita e l'immagine del volto del richiedente. I dati relativi ai visti di tutti gli Stati Schengen vengono registrati in maniera centralizzata. Il richiedente il visto può essere identificato in base ai dati biometrici. Ciò consente un'individuazione rapida dei tentativi di abuso. Grazie al sistema non sarà più possibile praticare quello che viene definito «lo shopping dei visti», il tentativo cioè di ottenere un visto facendone richiesta in diverse rappresentanze.

Il VIS fornisce inoltre indicazioni circa l'utilizzo conforme di visti rilasciati precedentemente. Chi viaggia molto potrà trarne beneficio, vedendo la propria procedura trattata più celermente. Il VIS costituisce altresì una protezione per i viaggiatori, in quanto grazie ai dati biometrici è immediatamente chiaro che il visto è effettivamente loro destinato. D'altro canto, il sistema consente di individuare più facilmente alla frontiera esterna Schengen le persone che viaggiano con un documento contraffatto.

I dati possono essere utili nel caso di una domanda d'asilo depositata in Svizzera, più precisamente qualora si tratti di determinare lo Stato Dublino competente. Il VIS sarà accessibile anche alle autorità incaricate della prevenzione, dell’individuazione e dell’investigazione di reati di terrorismo e altri reati gravi. Queste autorità avranno accesso ai dati del VIS tramite la Centrale operativa dell'Ufficio federale di polizia (fedpol). Il VIS svizzero è stato cofinanziato dal Fondo europeo per le frontiere esterne.

Allacciamento al sistema europeo

In una prima tappa sono state allacciate alla banca dati centrale europea le rappresentanze svizzere nell'Africa settentrionale, i maggiori aeroporti svizzeri e i servizi cantonali incaricati dei visti. Le restanti rappresentanze all'estero saranno allacciate progressivamente sull'arco di due anni.

Il 23 settembre 2011 il Consiglio federale ha deciso la messa in vigore dell'ordinanza sul sistema centrale d’informazione visti e delle pertinenti basi legali per l'11 ottobre 2011.

Ultima modifica 11.10.2011

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