Nell’ambito del progetto pilota, la Svizzera si è impegnata ad accogliere sul suo territorio nei prossimi tre anni un contingente globale di circa 500 persone particolarmente vulnerabili cui l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (ACNUR) ha riconosciuto lo statuto di rifugiato. A fronte della situazione umanitaria disastrosa in cui versa la Siria, nel corso del 2014 la Svizzera accoglierà un numero considerevole di persone provenienti da tale zona di conflitto.
Le famiglie palestinesi giunte martedì in Svizzera avevano fuggito il conflitto armato in Iraq tra il 2005 e il 2010 per rifugiarsi in Siria. Dopo lo scoppio dei conflitti in Siria, si sono ritrovate tra due fuochi: le forze governative, da un lato, e i ribelli, dall’altro. A fronte dei pericoli cui sono esposte e della protezione di cui abbisognano, l’ACNUR ha riconosciuto loro lo statuto di rifugiato e ha chiesto alla Svizzera di accoglierle. L’Ufficio federale della migrazione ha tenuto diversi colloqui in videoconferenza con queste famiglie.
Queste persone otterranno asilo e beneficeranno di un programma specifico per facilitare la loro integrazione. Sono previsti corsi linguistici, corsi di formazione, formazioni di recupero, apprendistati, ecc. Sin dal loro arrivo in Svizzera, le famiglie sono assistite e accompagnate dal personale competente del Canton Uri.
Ultima modifica 15.04.2014