La Svizzera presenta l’annunciata richiesta di revisione riguardante l’ALC

Berna. In occasione dell’incontro del Comitato misto per l’ALC del 12 giugno 2014, la Svizzera aveva annunciato una richiesta di modifica dell’Accordo sulla libera circolazione delle persone (ALC). Oggi la richiesta è stata presentata formalmente all’Unione europea (UE).

Le nuove disposizioni costituzionali sull’immigrazione (art. 121a e art. 197 n. 11 Cost.) incidono sull’ALC. Il 20 giugno 2014 il Consiglio federale aveva adottato un pertinente piano d’attuazione contenente i principali parametri di riferimento per il controllo dell’immigrazione a partire dal febbraio 2017. Come asserito a più riprese dal Consiglio federale, l’attuazione delle nuove disposizioni costituzionali non è compatibile con l’ALC. Con lettera del direttore dell’Ufficio federale della migrazione al capo della delegazione UE presso il Comitato misto, la Svizzera ha pertanto presentato all’UE, previa adozione del piano d’attuazione, una richiesta formale di adeguamento dell’ALC. La richiesta si fonda sull’articolo 18 ALC, in virtù del quale una parte contraente può presentare al Comitato misto una proposta di riesame dell’ALC.

Prossime fasi

Il Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), coadiuvato dal Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) e dal Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR), elaborerà entro l’autunno 2014 un mandato negoziale fondato sui parametri di riferimento del modello d’ammissione, da un lato, e su un prospetto dei possibili scenari per quanto riguarda la politica interna ed estera, dall’altro.

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Ultima modifica 07.07.2014

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