Libera circolazione delle persone: quinta riunione del comitato misto Svizzera-UE

Bruxelles. Anche il bilancio del quarto anno successivo all'entrata in vigore dell'accordo sulla libera circolazione delle persone (ALCP) è positivo. Il 1° aprile l'accordo è stato esteso, mediante pertinente protocollo, ai dieci nuovi Stati membri dell'UE. Come confermato nell'ambito della quinta riunione del comitato misto Svizzera-UE, l'attuazione dell'accordo, risp. del protocollo siglato tra Svizzera e Unione europea non ha infatti causato problemi rilevanti.

Il bilancio dei primi quattro anni trascorsi dall'entrata in vigore, il 1° giugno 2002, dell'accordo sulla libera circolazione concluso con l'UE è positivo: l'accordo ha infatti dato buoni frutti. Il 1° aprile 2006 l'accordo sulla libera circolazione delle persone è stato esteso, mediante pertinente protocollo, ai dieci nuovi Stati membri dell'UE. Anche l'attuazione e la messa in vigore del protocollo non hanno causato problemi degni di nota.

Sono state discusse questioni puntuali inerenti all’applicazione dell’accordo, sia in Svizzera che da parte dell’UE (ad esempio la questione relativa alla concessione di visti per i membri stranieri di una famiglia svizzera che si reca nell’UE).

Quattro anni dopo l’entrata in vigore dell’accordo (ALCP), il comitato misto ha constatato una tendenza a crescenti discrepanze tra le disposizioni dell’accordo e quelle, dinamiche, dell’acquis comunitario in materia. Le due parti hanno tuttavia rilevato il buon funzionamento dell’accordo. Nell’ambito del riconoscimento dei diplomi, il comitato misto ha incaricato un sottogruppo di seguire l’evoluzione dell’acquis comunitario in vista di un eventuale adeguamento dell’ALCP in materia.

Dal 1° giugno 2004, l'immigrazione è controllata unicamente mediante contingenti massimi. Il periodo transitorio per i vecchi Stati membri dell'UE (UE -15) corre fino al 31 maggio 2007. Conformemente alle aspettative, i contingenti per permessi di dimora (15'000 all'anno per cittadini dell'UE-15) sono stati interamente esauriti anche nel quarto anno. Le 115'500 unità di contingente per permessi di breve durata (UE-15) sono state esaurite in ragione di ca. l'83 %, proporzione nettamente in rialzo rispetto all'anno precedente (68%). Se si tiene conto della congiuntura economica, la domanda di manodopera proveniente dai Paesi dell'UE/AELS è rimasta relativamente elevata. Con l'entrata in vigore dell'accordo sulla libera circolazione delle persone, l'immigrazione in Svizzera di cittadini di Stati dello spazio UE/AELS è leggermente aumentata, mentre è diminuita quella di cittadini di Stati terzi. Tale tendenza contraddittoria è in linea con gli obiettivi perseguiti dalla politica del Consiglio federale in materia di stranieri. I gruppi di popolazione più cospicui sono dati come sinora dai cittadini tedeschi e portoghesi.

Già prima dell'entrata in vigore del protocollo - come pure nei primi due mesi dall'entrata in vigore - si è andata temporaneamente delineando la tendenza ad un usufrutto al di sotto della media dei contingenti per permessi di dimora destinati ai cittadini degli otto nuovi Stati membri dell'UE (UE-8). Sono invece molto sollecitati i contingenti per
dimoranti temporanei. Il periodo di transizione per l'UE-8 corre fino al 30 aprile 2011.

L'andamento congiunturale (evoluzione favorevole dell'attività) potrebbe spiegare in gran parte la forte domanda di permessi di breve durata. Permane a un livello elevato la richiesta di manodopera ausiliare nel settore agricolo come pure nei settori della ristorazione e alberghiero nonché turistico.

Ultima modifica 06.07.2006

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