A sei anni dalla sua entrata in vigore, il nuovo sistema di asilo ha dimostrato la sua efficacia. Tuttavia, retrospettivamente, la Confederazione, i Cantoni, le Città e i Comuni hanno individuato la necessità di sviluppare ulteriormente il sistema. Questa è la conclusione comune a cui sono giunti i tre livelli statali nell’ambito della Strategia in materia di asilo 2027.
I tre livelli statali hanno elaborato congiuntamente la Strategia in materia di asilo 2027. La strategia si basa su un’analisi esterna e su una pertinente sintesi politica.
La Confederazione, i Cantoni, le Città e i Comuni si impegnano a sostenere l’attuale sistema d’asilo e l’Agenda Integrazione Svizzera. Riconoscono che le procedure d’asilo celeri introdotte nel 2019 hanno dato buoni risultati, nonostante la pandemia e l’elevato carico di lavoro. Sostengono l’attuale ripartizione dei compiti e si impegnano a garantire che anche in futuro ogni livello statale svolga in modo affidabile i compiti e le competenze che gli sono attribuiti dalla legge e preveda risorse sufficienti a tal fine.
Allo stesso tempo, la Confederazione, i Cantoni, i Comuni e le Città hanno constatato che in diversi settori è necessario intervenire concretamente e che il sistema d’asilo, soprattutto in periodi di forte carico di lavoro, raggiunge i suoi limiti e perde in efficienza. Per questo motivo continueranno a sviluppare e migliorare congiuntamente il sistema d’asilo.
In occasione della conferenza sull’asilo del 28 novembre 2025, i tre livelli statali hanno adottato un mandato politico con misure concrete per i settori dell’asilo, della sicurezza e della migrazione irregolare, dello statuto di protezione S e dell’integrazione.
A seconda che le misure richiedano o meno adeguamenti legislativi, i tempi di attuazione saranno diversi.
Si tratta delle seguenti misure:
Affinché un numero minore di persone che non necessitano di protezione gravi sulle strutture esistenti, la Confederazione, i Cantoni, le Città e i Comuni stanno valutando l’introduzione di una procedura preliminare. L’obiettivo è alleggerire le strutture d’asilo dal carico di quelle persone che non necessitano di protezione. Prima che la SEM accetti di ricevere una domanda d’asilo, occorre quindi innanzitutto accertare se la persona richiede effettivamente protezione o se si tratta realmente di una domanda d’asilo (cfr. art. 18 LAsi).
Inoltre, i tre livelli statali adottano misure volte a velocizzare ulteriormente le procedure d’asilo. Queste ultime durano in alcuni casi molto più a lungo di quanto inizialmente previsto, il che grava in particolare sui Cantoni e sui Comuni. La percentuale di persone non bisognose di protezione deve quindi essere ridotta, in modo da poter impiegare in modo più mirato le risorse umane e le infrastrutture esistenti a favore delle persone bisognose di protezione. Ciò comporta anche una diminuzione del numero di persone attribuite alla procedura ampliata e rende il sistema d’asilo più efficiente ed economico. In questo modo si dovrebbe ottenere anche una riduzione significativa delle pratiche in sospeso.
Il sistema deve essere migliorato in modo da poter affrontare più rapidamente e congiuntamente le sfide poste da un rapido aumento delle domande di asilo. A tal fine, la Confederazione, i Cantoni, le Città e i Comuni stanno valutando, tra gli altri, come sostenersi reciprocamente con gli alloggi o come sfruttarli congiuntamente. Si tratta anche di consentire la costruzione di nuovi centri federali d’asilo a lungo termine.
La Confederazione, i Cantoni, i Comuni e le Città stanno valutando adeguamenti legislativi per migliorare la capacità di intervento del sistema d’asilo nei confronti delle persone che hanno commesso reati. Si tratta di prevedere adeguamenti nel settore delle misure coercitive secondo il diritto degli stranieri e di valutare come revocare immediatamente l'eventuale diritto di soggiorno alle persone che hanno commesso reati gravi o recidivi.
Inoltre, i tre livelli statali intendono sviluppare congiuntamente l’attuale task force contro i plurirecidivi.
Concepito prima della ristrutturazione del sistema d’asilo, lo statuto di protezione S dovrebbe essere meglio integrato nel sistema complessivo. Ciò vale ad esempio per la libertà di viaggio, l’attività lucrativa e l’aiuto sociale. La Confederazione, i Cantoni, le Città e i Comuni elaborano anche regole chiare per la revoca dello statuto di protezione S o il rilascio di un permesso B dopo cinque anni.
L’integrazione dei rifugiati procede nel complesso in modo soddisfacente, ma è necessario continuare ad agire, in particolare per quanto riguarda l’integrazione delle donne e dei giovani adulti. Con misure mirate, la Confederazione, i Cantoni, le Città e i Comuni intendono garantire che questi due gruppi di persone possano integrarsi in modo duraturo nel mercato del lavoro e promuovere la loro partecipazione nella società. I tre livelli statali continuano a impegnarsi per l’attuazione dell’Agenda Integrazione Svizzera e mirano al contempo a renderla ancora più efficace e vincolante.
Documenti
- Analisi del macrosistema asilo, rapporto finale (studio Ecoplan) (PDF, 2 MB, 10.09.2025)
- Stellungnahmen zur Analyse des Asylsystems (PDF, 4 MB, 28.11.2025)
- Strategia per l’asilo 2027: Sintesi politica dell’analisi (PDF, 297 kB, 28.11.2025)
- Strategia in materia d’asilo 2027: Mandato politico (parametri di riferimento) (PDF, 204 kB, 28.11.2025)
Link
Ultima modifica 28.11.2025