COVID-19: il sistema di asilo funziona anche durante la pandemia
Berna-Wabern, 05.11.2020 - Nonostante la situazione critica degli ultimi mesi dovuta alla pandemia di coronavirus, la SEM ha sempre continuato a svolgere procedure d’asilo e eseguire allontanamenti. L’evasione delle domande d’asilo presentate prima dell’entrata in vigore della nuova legge sull’asilo è quasi terminata. Al momento, tuttavia, i posti di alloggio nei centri federali per l’asilo sono quasi interamente occupati, per cui la Confederazione ha urgente bisogno di strutture supplementari. Nei centri federali vengono rigorosamente osservati tutti i requisiti di igiene e distanza. Finora, circa 160 richiedenti asilo sono risultati positivi al COVID-19.
Adottando misure fondate sul diritto di necessità nella primavera scorsa il Consiglio federale ha creato le condizioni necessarie per il buon funzionamento del sistema dell’asilo anche durante la pandemia. Nel quadro delle procedure d’asilo, la SEM osserva rigorosamente tutte le prescrizioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) a tutela della salute, riuscendo al tempo stesso a svolgere le procedure in maniera corretta sotto il profilo dello Stato di diritto.
Il punto nodale delle procedure d’asilo è l’audizione dei richiedenti l’asilo alla presenza dei loro rappresentanti legali. Per garantire il proseguimento di queste procedure e allo stesso tempo proteggere efficacemente dal contagio con il COVID-19 tutti gli attori coinvolti, il numero di persone presenti nella stessa stanza è stato ridotto. Altre persone possono partecipare alle audizioni mediante ausili tecnici. In compenso, i termini di ricorso sono stati prolungati, per cui la tutela giurisdizionale è comunque garantita. Dallo scoppio della pandemia, nel marzo 2020, la SEM ha svolto oltre 3600 audizioni e ha portato a termine circa 10 500 procedure d’asilo (ca. 4200 casi retti dal diritto previgente e 6300 casi retti dal nuovo diritto). Ad oggi non si è verificato nessun contagio durante le audizioni.
Evasione dei casi retti dal diritto previgente
Alla fine di febbraio 2019 vi erano oltre 11 000 domande d’asilo pendenti soggette alla vecchia legge sull’asilo – ossia depositate prima dell’entrata in vigore, il 1° marzo 2019, della legge sull’asilo riveduta. Oggi ne rimangono meno di 700. Negli ultimi 19 mesi la SEM ha, pertanto, portato a termine con decisione passata in giudicato oltre 10 000 domande d’asilo rette dal diritto previgente. Ciò significa che il trattamento di questo tipo di domande in giacenza è pressoché ultimato.
Situazione critica per quanto riguarda gli alloggi
Al momento la SEM deve affrontare grosse sfide per quanto riguarda l’alloggio dei richiedenti nei centri federali per l’asilo. In circostanze normali i posti a disposizione sarebbero circa 4500. Per conformarsi alle prescrizioni d’igiene e distanza dell’UFSP, tuttavia, questa capacità ricettiva è stata ridotta della metà, per cui i posti realmente disponibili sono soltanto 2300 circa. Di essi, oltre il 90 per cento sono tuttora occupati, per cui non ci sono praticamente più riserve e occorrono, pertanto, posti supplementari. Dalla fine di novembre la SEM gestirà una nuova struttura di accoglienza per richiedenti l’asilo allestita in capannoni militari nel Comune di Brugg (AG). La SEM si appresta inoltre ad aprire ulteriori alloggi a Sulgen (TG) e Reinach (BL). Ma anche così occorreranno alloggi supplementari per cui la SEM continua a dipendere dal sostegno dei Cantoni nella ricerca di strutture adeguate.
Sfide nel settore del ritorno
Le conseguenze della pandemia si ripercuotono anche sul settore del ritorno. A fronte delle limitazioni del traffico aereo tra la Svizzera e altri Stati, è stato possibile eseguire soltanto una parte degli allontanamenti previsti. Le prescrizioni a tutela della salute limitano, inoltre, lo svolgimento di colloqui e audizioni presso ambasciate e consolati ai fini dell’identificazione e dell’acquisizione di documenti. Durante l’anno in corso il numero di persone senza diritto di soggiorno che hanno lasciato la Svizzera è diminuito temporaneamente del 70 per cento circa rispetto all’anno scorso; al momento il calo rispetto al 2019 si attesta al 40 per cento. Nonostante questa difficile situazione, la SEM non ha mai interrotto del tutto gli allontanamenti, eseguendo anche diversi voli speciali. Ha organizzato voli speciali anche per i ritorni volontari, per esempio a destinazione di Georgia, Albania e Moldova. Sono peraltro ormai nuovamente possibili i rimpatri verso quasi tutti gli Stati Dublino. Grazie a questi sforzi nel settore degli allontanamenti è stato possibile mantenere il numero di esecuzioni pendenti pressoché invariato.
Criminalità nei pressi dei centri per l’asilo
L’estate scorsa una piccola minoranza di richiedenti l’asilo ha approfittato del sistema d’asilo per commettere furti e altri reati. La SEM ha curato e cura tuttora un costante scambio con le autorità cantonali per far fronte al problema. Sono per esempio stati potenziati i pattugliamenti di sicurezza nei pressi dei centri federali per l’asilo. Le domande d’asilo manifestamente infondate vengono trattate e respinte in assoluta priorità entro termini brevissimi, in modo che queste persone debbano lasciare rapidamente la Svizzera. Le domande d’asilo di persone che non si attengono alle regole possono essere stralciate.
Situazione sulle isole greche
Quest’anno la Svizzera ha già accolto 53 richiedenti l’asilo minorenni non accompagnati che hanno parenti in Svizzera. Presto se ne aggiungeranno altri 30. In linea di principio, il Consiglio federale intende anzitutto fornire un’assistenza sul posto in modo che i migranti possano essere alloggiati in condizioni dignitose e ricevere cure mediche. Il nostro Paese è stato il primo a fornire un aiuto umanitario dopo l’incendio che ha distrutto un campo profughi sull’isola di Lesbo. La Svizzera ha inoltre offerto il proprio sostegno alle autorità greche nella messa in campo di strutture d’asilo efficienti.
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Segreteria di Stato della migrazione
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Ultima modifica 30.01.2024
