Maggiore sicurezza nello spazio Schengen: messaggi relativi all'adeguamento dei sistemi ETIAS e VIS

Berna, 18.05.2022 - I controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen saranno ulteriormente migliorati e verrà rafforzata la cooperazione tra le autorità nazionali competenti in materia di sicurezza e migrazione. Nella seduta del 18 maggio 2022, il Consiglio federale ha trasmesso due messaggi al Parlamento, uno relativo alla trasposizione di un ulteriore sviluppo del sistema di informazione visti (VIS) per adeguarlo alle nuove sfide della politica in materia di visti, frontiere e sicurezza, l'altro relativo all'adeguamento del sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) per garantirne la compatibilità con gli altri sistemi d'informazione Schengen. Inoltre, è previsto di concedere all'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (UDSC) in veste di autorità di perseguimento penale la facoltà di consultare l'archivio comune di dati di identità (CIR) e di accedere a tre sistemi d'informazione dell'UE (ETIAS, VIS e sistema di ingressi/uscite [EES]).

Il primo messaggio verte sulla trasposizione di due regolamenti UE volti a riformare il sistema di informazione visti (VIS). La Svizzera si è impegnata a recepire questi due sviluppi dell'acquis di Schengen, entrambi volti a consentire agli Stati Schengen di affrontare con maggiore efficacia le nuove sfide della politica in materia di visti, frontiere e sicurezza. Il VIS contiene ora anche i visti e i titoli per soggiorni di lunga durata, in quanto questi documenti permettono alle persone di circolare liberamente nello spazio Schengen. L'età per il rilevamento delle impronte digitali dei bambini sarà abbassata da 12 a sei anni. Le persone di età superiore ai 75 anni saranno invece esentate da tale obbligo. Per poter identificare con maggiore precisione le persone, le immagini del volto saranno acquisite direttamente sul posto. Oltre a ciò è prevista tutta una serie di adeguamenti tecnici.

Il secondo messaggio riguarda l'interoperabilità dell'ETIAS e verte sulla trasposizione di altri due regolamenti UE, anch'essi sviluppi dell'acquis di Schengen per la Svizzera.

Per trasporre nel diritto svizzero questi quattro sviluppi dell'acquis di Schengen, si rende necessario modificare in particolare la legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) e la legge federale sui sistemi d'informazione di polizia della Confederazione (LSIP).

Accesso ai sistemi d'informazione da parte dell'UDSC

La modifica della LStrI, indipendente dal recepimento degli sviluppi dell'acquis di Schengen, prevede di conferire all'UDSC in veste di autorità di perseguimento penale la facoltà di consultare il CIR e di accedere a tre sistemi d'informazione dell'UE (ETIAS VIS e EES).

Potendo accedere ai dati contenuti nei sistemi EES, ETIAS e VIS e consultare il CIR, l'UDSC in veste di autorità di perseguimento penale avrebbe - analogamente alle altre autorità di perseguimento penale federali, cantonali e comunali, che già dispongono di tale accesso - la possibilità, consultando il CIR in due tappe, di appurare in una prima fase se una persona è registrata nei suddetti sistemi (riscontro positivo o negativo). In caso di riscontro positivo, in una seconda fase otterrebbe, facendo richiesta motivata al punto d'accesso centrale in Svizzera, ossia la Centrale operativa e d'allarme dell'Ufficio federale di polizia (fedpol), i dati disponibili nel pertinente sistema d'informazione dell'UE.

Senza la facoltà di consultare il CIR e l'accesso ai dati dell'EES, dell'ETIAS e del VIS, l'UDSC non può assolvere, del tutto o in parte, il suo mandato legale in materia di perseguimento penale. Per prevenire una lacuna nella sicurezza interna della Svizzera, è necessario concedere tale accesso ai collaboratori dell'UDSC addetti al perseguimento penale, al pari delle altre autorità di perseguimento penale federali, cantonali e comunali. Le competenze dell'UDSC non ne risultano ampliate.

La consultazione sui due progetti si è svolta da agosto a novembre 2021.


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Informazione e comunicazione SEM, T +41 58 465 78 44, medien@sem.admin.ch



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Il Consiglio federale
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Ultima modifica 10.06.2024

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