Ucraina: al via i lavori del gruppo incaricato di valutare lo statuto di protezione S

Berna, 07.07.2022 - Su invito della consigliera federale Karin Keller-Sutter, il 7 luglio 2022 si è riunito per la prima volta a Berna il nuovo gruppo incaricato di valutare lo statuto di protezione S, al fine di identificare le sfide e le domande insite nella sua applicazione. Entro fine giugno 2023, il gruppo dovrà presentare un rapporto che analizza la normativa vigente in materia e la collocazione dello statuto nel sistema svizzero d’asilo. Il 12 marzo 2022 il Consiglio federale aveva attivato per la prima volta lo statuto S per i profughi provenienti dall’Ucraina.

La prima seduta è servita a definire le questioni da trattare e il mandato del gruppo, che consiste nell'individuare i punti forti della normativa vigente per le persone bisognose di protezione e gli aspetti problematici nella sua attuazione pratica. In concreto, si tratta di esaminare l'efficacia del quadro normativo, per quanto riguarda ad esempio la funzione protettiva dello statuto, lo sgravio del sistema d'asilo o la ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni. Sulla base di questi elementi, il gruppo di valutazione dovrà analizzare la necessità di un intervento legislativo e il margine operativo disponibile in materia. Al termine dell'incontro, la consigliera federale Keller-Sutter ha sottolineato l'importanza di avviare subito la valutazione, e non solo dopo l'abrogazione dello statuto.

Audizioni con i responsabili

Per l'elaborazione del rapporto, il gruppo di valutazione sentirà i responsabili operativi, quali la Segreteria di Stato della migrazione, i Cantoni, i Comuni, le città, le istituzioni di soccorso e altre organizzazioni. Un rapporto intermedio è previsto per fine 2022, il rapporto conclusivo entro fine giugno 2023.

Il gruppo di valutazione è diretto da Urs Hofmann, ex consigliere nazionale ed ex consigliere di Stato AG, che dopo l'incontro ha annunciato un esame dettagliato delle questioni inerenti allo statuto S per trarre insegnamenti e se necessario proporre adeguamenti.

Altri membri sono: Paolo Beltraminelli (ex consigliere di Stato TI), Roland Eberle (ex consigliere agli Stati ed ex consigliere di Stato TG), Kurt Fluri (consigliere nazionale SO, ex sindaco di Soletta e presidente dell'Unione delle città svizzere), Béatrice Métraux (ex consigliera di Stato VD), Mario Gattiker (ex segretario di Stato SEM) e, a titolo consultivo, la segretaria di Stato Christine Schraner Burgener (SEM).

Circa 57 000 persone con statuto S

Finora sono 56 908 i profughi provenienti dall'Ucraina che hanno ottenuto lo statuto S e quindi rapida protezione in Svizzera, senza doversi sottoporre a una procedura d'asilo ordinaria. Lo statuto S corrisponde in ampia misura alla soluzione decisa dagli Stati membri dell'UE. Per offrire uno statuto quanto più uniforme possibile su scala europea, il Consiglio federale aveva adottato una serie di adeguamenti, ad esempio per quanto riguarda l'accesso all'attività lucrativa e la libertà di movimento.

Lo statuto di protezione S, istituito negli anni '90 in reazione alle esperienze maturate nel contesto delle guerre di Jugoslavia, è applicato per la prima volta nel 2022, in seguito alla guerra in Ucraina. Per garantire che le esperienze siano raccolte e analizzate, a maggio la consigliera federale Keller-Sutter aveva deciso di istituire un gruppo ad hoc. Oggi a Berna ne ha presieduto la prima seduta e discusso i prossimi passi con i membri.


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Ultima modifica 30.01.2024

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